EIC Accelerator Fund, da maggio più spazio a donne e Green deal europeo
Maggiore attenzione alle quote rosa e agli obiettivi del Green deal europeo (a partire dalla scadenza di maggio) per ottenere i finanziamenti dell’EIC Accelerator fund, il fondo dedicato ad aziende e startup a vocazione fortemente innovativa. Lo ha stabilito il Consiglio europeo per l’innovazione (EIC – European Innovation Council) per quanto riguarda la fase pilota del fondo, le cui prossime scadenze per la presentazione delle domande sono il 19 maggio 2020 e il 7 ottobre 2020.
Con la pubblicazione delle nuova versione del programma di lavoro dell’EIC, la Commissione UE ha approvato una serie di novità rivolte alle imprese che partecipano ai bandi dell’EIC Accelerator.
La fase pilota dell’EIC Accelerator è dedicata ad aziende e startup a vocazione fortemente innovativa, con l’obiettivo di accelerare i loro processi di crescita sui mercati europei e globali (scaling up).
Questo nuovo strumento – previsto anche dal prossimo programma quadro per la ricerca e l’innovazione, Horizon Europe – ha rimpiazzato il precedente SME Instrument, cancellando la fase 1 (Studio di fattibilità) e integrando la fase 2 (Innovazione).
Le aziende che richiedono il supporto dell’EIC Accelerator, infatti, possono accedere sia a una sovvenzione (compresa tra 500mila e 2,5 milioni di euro) sia ad un finanziamento misto che combina il contributo UE con una componente di equity (fino a 15 milioni di euro). Quest’ultima viene implementata attraverso un fondo di investimento (Special Purpose Vehicle) il cui obiettivo è attrarre co-investitori e investimenti privati.
La scadenza di maggio 2020 sarà interamente dedicata ai macro-temi del Green deal europeo, presentato lo scorso dicembre dalla Commissione UE. Spazio quindi ai progetti dedicati all’economia circolare, energia pulita, mobilità verde, agricoltura sostenibile e biodiversità.
Inoltre, per le scadenze di maggio e ottobre 2020, il 25% delle aziende invitate a Bruxelles per presentare i propri progetti davanti alla giuria di esperti dovrà assicurare che uno dei ruoli centrali in azienda (CEO o posizioni equivalenti) sia ricoperto da una donna.
In base alle linee guida pubblicate dalla Commissione UE, l’obiettivo del fondo – è supportato dalla Banca europea per gli investimenti (BEI) – è colmare il gap di finanziamenti che interessa le attività di trasferimento tecnologico. Nonostante i contributi erogati dall’UE o dagli Stati membri, molti progetti di ricerca hanno infatti difficoltà ad attrarre finanziamenti in equity e passare alla fase di commercializzazione.
L’EIC Accelerator Fund fornirà alle aziende selezionate con bandi “capitale paziente” (il cui ritorno finanziario avverrà nel medio-lungo periodo) in forma di equity o quasi-equity.
In questa fase pilota (fino alla fine del 2020) il fondo si concentrerà soprattutto su una serie di settori prioritari, tra cui: energia, ingegneria avanzata, life sciences, digitale, spazio, azione per il clima, mobilità del futuro e innovazione sociale.
Supporterà diverse tipologie di progetti innovativi, in particolare nel campo deep-tech, presentati da PMI, startup e aziende nella prima fase di sviluppo, attive in qualsiasi settore e con sede negli Stati membri o nei paesi associati al programma Horizon 2020. Il meccanismo di finanziamento misto si rivolge ai progetti d’investimento con rischio elevato, che non attraggono ancora gli operatori del mercato.
Per la fase pilota, il fondo avrà un budget di 100 milioni di euro; per ogni progetto selezionato la Commissione UE potrà erogare un finanziamento massimo (contributo ed equity) pari a 17,5 milioni di euro.