Articolo In Puglia l’energia verde dall’idrogeno diventa realtà

In Puglia l’energia verde dall’idrogeno diventa realtà

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Ieri a Troia la presentazione alla cittadinanza dell’impianto pilota dimostratore del progetto INGRID per lo stoccaggio di energia tramite idrogeno allo stato solido

Come sfruttare al massimo l’energia generata da fonti rinnovabili, quali il sole e il vento, in luoghi in cui gli impianti di produzione di energia verde sono molto diffusi, come la Puglia?

A questa domanda risponde il progetto di ricerca europeo INGRID che sta sperimentando e dimostrando in questi mesi presso l’impianto pilota localizzato a Troia (FG) una soluzione che consente l’accumulo (“storage”) di energia rinnovabile generata dagli impianti eolici o fotovoltaici, presenti in numero elevatissimo nell’area di Troia, e non direttamente utilizzabile in loco né trasportabile presso altri utenti a causa della momentanea insufficiente capacità di trasporto delle reti elettriche.

Le finalità del progetto e il funzionamento dell’impianto dimostratore sono stati illustrati alla cittadinanza di Troia nella serata di ieri, martedì 20 dicembre, presso la Sala Consiliare del Comune, attraverso un’iniziativa organizzata dal Comune di Troia, ARTI – Agenzia Regionale per la Tecnologia e l’Innovazione della Puglia (partner del progetto INGRID), Engineering (coordinatore del progetto).

All’iniziativa hanno preso parte: Leonardo Cavalieri, sindaco del Comune di Troia, Massimo Bertoncini di Engineering (coordinatore del progetto INGRID), Carlo Gadaleta Caldarola, project manager di INGRID per ARTI, Giuseppe Tondi di e-distribuzione (partner del progetto).

I referenti istituzionali e del progetto hanno illustrato alla cittadinanza il sistema proposto da INGRID, che consente di accumulare tramite moduli solidi di magnesio ricchi di idrogeno il surplus di energia da fonti rinnovabili, che altrimenti sarebbe disperso, per re-immetterlo nella rete elettrica nei momenti di minore produzione, o per utilizzarlo in contesti in cui il trasporto di energia risulta difficile, oppure per utilizzarlo direttamente come combustibile a zero emissioni.

L’impianto pilota per l’accumulo di energia tramite idrogeno allo stato solido che INGRID ha realizzato a Troia ha l’obiettivo di dimostrare in quali condizioni di mercato e con quali politiche ottimali di gestione e di controllo l’accumulo di energia a idrogeno può essere reso disponibile su larga scala.

L’impianto è collocato nei pressi di una cabina di trasformazione primaria e utilizza il surplus di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili per alimentare un elettrolizzatore di grossa taglia che genera idrogeno attraverso elettrolisi dell’acqua.

Grazie a un sistema di stoccaggio, l’idrogeno prodotto dall’elettrolizzatore in forma gassosa è poi assorbito da dischi di magnesio, che formano composti stabili e sicuri con l’idrogeno e consentono di conservarlo in forma solida. In questo modo, l’idrogeno può essere trasportato e messo a disposizione di utilizzatori industriali o può essere estratto dai dischi di magnesio e utilizzato come combustibile a zero emissioni a supporto della mobilità.

Una cella a combustile, inoltre, consente di effettuare il passaggio inverso da idrogeno a energia elettrica, quando le condizioni di carico della rete lo consentono.

Attraverso INGRID, la combinazione tra le più avanzate tecnologie ICT per il monitoraggio in tempo reale delle reti di distribuzione intelligenti e lo stoccaggio di idrogeno allo stato solido tramite dischi di magnesio consentiranno l’integrazione delle rinnovabili nel bilanciamento della domanda e dell’offerta di energia, con vantaggi dal punto di vista ambientale ed economico.

Il sistema proposto da INGRID è stato inoltre illustrato a cittadini e studenti nella mattina della stessa giornata attraverso visite all’impianto dimostratore, guidate da Danilo Pomponio (Studio Tecnico BFP), Peter Fawcus (Hydrogenics) ed Enrico Murru (McPhy Energy), rappresentanti di alcuni dei partner del progetto.

L’evento si colloca dunque nell’ambito del progetto di ricerca INGRID (www.ingridproject.eu), co-finanziato dal 7° PQ dell’Unione Europea e sviluppato da un consorzio di 8 partner provenienti da Belgio, Francia, Italia e Spagna (Engineering Ingegneria Informatica – coordinatore, McPhy Energy, Hydrogenics, Tecnalia, RSE, e-distribuzione, ARTI, Studio Tecnico BFP).