Articolo Scenari e prospettive dell’automotive pugliese nel quarto webinar di Future4Puglia

Scenari e prospettive dell’automotive pugliese nel quarto webinar di Future4Puglia

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Mercoledì 16 dicembre il settore dell’automotive pugliese è stato al centro del quarto appuntamento di Future4Puglia, il ciclo di seminari interattivi con cui ARTI e Regione Puglia analizzano gli scenari e le prospettive di sviluppo delle filiere strategiche regionali, facendo emergere spunti per le politiche di settore.

Esperti, addetti ai lavori e key player si sono infatti confrontati su questo asset fondamentale per l’economia e il tessuto produttivo locali, che nel 2018 contava 6.374 addetti, cioè il 4,5% del totale manifatturiero regionale (4,4% in Italia), e un fatturato annuo di poco inferiore ai 2 miliardi di Euro.

Ad aprire i lavori è stato Crescenzo Antonio Marino, dirigente della Sezione Ricerca, Innovazione e Capacità Istituzionale della Regione Puglia, a cui è seguito l’intervento sulle prospettive di sviluppo dell’automotive di Salvio Capasso, Responsabile del Servizio Imprese e Territorio di SRM (Studi e Ricerche per il Mezzogiorno).

Nel successivo panel sui possibili scenari evolutivi del settore si sono confrontati Mario Ricco, Direttore MEDIS DIH – Distretto Meccatronico Regionale della Puglia e Digital Innovation Hub, Cesare Pierpaolo De Palma, Presidente del Distretto Produttivo della Meccanica Pugliese e Antonio Arvizzigno, Amministratore Delegato di Centro Studi componenti per veicoli.

Giuseppe Creanza e Jennifer Grisorio di ARTI hanno presentato il Rapporto L’automotive in Puglia, che fotografa una realtà caratterizzata da un numero crescente di PMI attive operanti soprattutto nella fabbricazione di componentistica (sistemi di cambio, iniettori e pompe per motori diesel).

In Puglia il settore dell’automotive vanta un forte radicamento territoriale di alcune produzioni, oltre alla mano d’opera qualificata e a politiche regionali di sostegno. Tuttavia, soffre di un sottodimensionamento delle PMI da cui deriva l’incapacità di soddisfare richieste di grandi volumi per quanto riguarda la componentistica a tecnologia avanzata. Occorre poi considerare il basso valore aggiunto di molte produzioni localizzate nella regione, da cui conseguono scarse prospettive di sviluppo futuro e forti rischi di delocalizzazione in altri territori. Alla crescente tendenza all’esternalizzazione delle funzioni produttive dei grandi gruppi industriali dell’automotive, senza dubbio un fattore positivo, fa da contraltare un aumento delle barriere tecnologiche e organizzative per la subfornitura che le PMI locali non sempre riescono a superare. La ristrutturazione del settore, con la tendenza alla concentrazione e alla collaborazione tra i maggiori player costituisce, inoltre, sia un’opportunità che una minaccia.

In conclusione, il settore dell’automotive in Puglia ha bisogno di consolidare caratteristiche di flessibilità e robustezza, per adattarsi e competere nello scenario che si sta delineando per il futuro dell’auto, caratterizzato da guida autonoma, connettività spinta, elettrificazione e uso condiviso dell’auto.
Cruciali potrebbero essere investimenti nelle tecnologie di frontiera di processo e di prodotto, insieme ad iniezioni sempre più massicce di nuove competenze per i lavoratori del comparto, già dotati di buona formazione di base, ma chiamati ad acquisire ulteriori skill nello sviluppo del software, nell’intelligenza artificiale, nella sicurezza informatica e nella manutenzione elettrica.



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Future4Puglia – 16 12 2020, Automotive