Il censimento permanente ISTAT: una comparazione tra livelli di istruzione in Puglia, Campania e Italia
Il Censimento permanente rappresenta una vera e propria innovazione nel campo delle rilevazioni censuarie: l’Istituto nazionale di Statistica, infatti, rilascia ora informazioni sulle principali caratteristiche socio-economiche della popolazione che dimora abitualmente in Italia su base annuale e non più decennale, come sempre storicamente avvenuto. Questo è possibile grazie all’integrazione tra informazioni raccolte direttamente presso campioni selezionati di famiglie e dati di fonte amministrativa. Inoltre, l’ISTAT permette oggi a chiunque di costruire e personalizzare tavole, grafici e mappe per gli indicatori censiti sino al livello comunale.
Lo scorso 24 febbraio sono stati pubblicati i primi risultati per la Puglia che riguardano gli anni 2018 e 2019. A livello generale, si conferma il trend di un progressivo decremento demografico e di un invecchiamento della popolazione, già analizzato a livello comunale da ARTI in una recente pubblicazione.
Tra le moltissime informazioni statistiche desumibili dal Censimento ISTAT, ci sono anche dati interessanti sul grado di istruzione della popolazione: l’Istituto ha rilevato che tra il 2011 e il 2019 il livello dell’istruzione in Puglia è nettamente migliorato, anche se persistono ancora alcune criticità rispetto alla situazione nazionale. Per fornire un quadro più articolato della situazione pugliese, di seguito si propone un confronto tra Puglia, Campania e media nazionale, mostrando la differenza tra la composizione percentuale per grado di istruzione della popolazione pugliese e il corrispettivo dato campano ed italiano.
Per ciascun grado di istruzione, le differenze tra il dato percentuale pugliese e quello campano o nazionale non sono particolarmente rilevanti (sono comprese nell’ordine di 2-4 punti percentuali). Tuttavia, bisogna considerare che la Puglia, rispetto alla media nazionale, mostra maggiori quote di popolazione nei livelli di istruzione più bassi (sino alla licenza di scuola media inferiore) e invece quote di popolazione minori nel caso dei gradi di istruzione più elevati: questo è particolarmente evidente nel caso del diploma di scuola superiore di secondo grado (oltre 4 punti percentuali di differenza) e della laurea magistrale/specialistica o del vecchio ordinamento (con una distanza di circa 1,5 punti percentuali).
Diversificato il confronto, invece, con la confinante Campania, rispetto alla quale se pure si contano meno analfabeti, vi sono anche meno diplomati e laureati magistrali in percentuale. La percentuale dei dottori di ricerca e dei possessori di altri titoli di alta formazione alla ricerca è invece sostanzialmente analoga tra le due regioni (0,26% in Puglia e 0,27% in Campania).
Per maggiori approfondimenti: Il Censimento permanente della popolazione in Puglia.