In Pillole n. 6/2025. La condizione occupazionale dei laureati negli atenei pugliesi ad un anno dal titolo: la fotografia di AlmaLaurea

AlmaLaurea è un Consorzio interuniversitario che rappresenta 82 atenei italiani, coprendo così circa il novanta per cento dei laureati del nostro Paese. Il Consorzio AlmaLaurea, che non ha finalità di lucro, opera come ente di ricerca; il suo Ufficio di Statistica è dal 2015 anche membro del Sistan, il Sistema Statistico Nazionale.
Dal 1998 AlmaLaurea, annualmente, realizza l’Indagine sulla Condizione occupazionale dei Laureati. L’indagine analizza le informazioni riguardo all’inserimento nel mercato del lavoro dei laureati, delle caratteristiche del lavoro trovato, dell’utilizzo delle competenze acquisite all’università nel lavoro a uno, tre e cinque anni dal conseguimento del titolo. I risultati dell’indagine sulla condizione occupazionale sono opportunamente integrati con quelli ricavati dall’indagine sul profilo dei laureati e con i dati amministrativi trasferiti dagli atenei al Consorzio.
L’ultima tornata dell’indagine riferita al 2024, la sua 27° edizione, ha coinvolto complessivamente 81 atenei e 690 mila laureati. Vi hanno preso parte anche tutti e cinque gli atenei pugliesi e, complessivamente, sono stati intervistati oltre 10,2 mila laureati in regione.
In questo primo numero della rubrica dedicato al tema, viene analizzata la percentuale di occupati ad un anno dal conseguimento del titolo, disaggregata per singolo ateneo e per tipo di corso.
Nella rilevazione, si considerano “occupati” tutti coloro che dichiarano di svolgere un’attività, anche di formazione, purché retribuita, comprese quelle di formazione post-laurea, ad eccezione del dottorato di ricerca. Il tasso di occupazione fornito è dato dal rapporto tra il numero di occupati e il numero di intervistati.
A livello nazionale, nel 2024 il tasso di occupazione è stato pari, a un anno dal conseguimento del titolo, al 78,6% sia tra i laureati di primo livello sia tra i laureati di secondo livello del 2023.
Per quanto riguarda gli atenei pugliesi, il tasso di occupazione ad un anno dalla laurea è compreso tra il 41 e il 64%. Si osservano differenze piuttosto significative tra i laureati di primo livello e quelli di secondo livello (magistrale biennale e magistrale a ciclo unico). Bisogna considerare, infatti, come riportato nello stesso rapporto AlmaLaurea, che i laureati di primo livello proseguono in larga parte i propri studi iscrivendosi a un corso di laurea di secondo livello.
In Puglia, tuttavia, si notano pattern differenti a seconda degli atenei. È nel Politecnico di Bari che si osservano le più grandi differenze passando dai laureati di primo livello ai laureati magistrali (dal 25,6%, sino al 92,5% dei magistrali biennali). Per i laureati alla LUM, invece, lo “stacco” è fra i laureati di primo livello (39,7%) e magistrali a ciclo unico (44,4%), da una parte, e i magistrali biennali (89,2%), dall’altro. Nel mercato del lavoro, il conseguimento di un titolo magistrale comporta un vantaggio occupazionale significativo rispetto al titolo di primo livello, sia per i laureati dell’Università di Bari che per quelli dell’Università di Foggia. In entrambi i casi, il tasso di occupazione dei laureati magistrali risulta superiore di almeno 22 punti percentuali — e fino a 28 punti — rispetto ai colleghi con laurea triennale. Infine, per l’Università del Salento, questo “premio” è particolarmente significativo per i magistrali biennali (37,2 punti percentuali di differenza) piuttosto che per i magistrali a ciclo unico (15,9 punti percentuali in più rispetto ai triennali).
Chiaramente, queste differenze vanno lette anche alla luce delle caratteristiche dei singoli corsi di laurea, della loro capacità di preparare a specifici profili professionali e delle prospettive di carriera ad essi associate. Inoltre, il contesto territoriale e le dinamiche settoriali locali possono influenzare significativamente la domanda di competenze, contribuendo a determinare il diverso impatto occupazionale dei titoli di studio conseguiti nei vari atenei.
Per maggiori approfondimenti: AlmaLaurea, Condizione occupazionale dei laureati. XXVII Indagine
10 Settembre 2025
Ultimo aggiornamento
11 Settembre 2025, 11:29
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