In Pillole n. 4/2025. Censimento della popolazione: le famiglie in Puglia

I risultati del censimento permanente della popolazione e delle abitazioni realizzato dall’Istat, i cui dati regionali sono stati resi pubblici ad aprile 2025, forniscono informazioni che permettono anche l’approfondimento sulla composizione delle famiglie. A fini statistici, il concetto di famiglia è definito come “l’insieme di persone legate da vincoli di matrimonio, unione civile, parentela, affinità, adozione, tutela, o da vincoli affettivi, coabitanti e aventi dimora abituale nello stesso comune (anche se non sono ancora iscritte nell’anagrafe della popolazione residente del comune medesimo). Una famiglia può essere costituita anche da una sola persona. L’assente temporaneo non cessa di appartenere alla propria famiglia sia che si trovi presso altro alloggio (o convivenza) dello stesso comune, sia che si trovi in un altro comune italiano o all’estero”. Tale concetto è distinto da quello di “nucleo familiare”, ossia l’insieme delle persone che formano una relazione di coppia o di tipo genitore-figlio. Il concetto di nucleo è pertanto più restrittivo rispetto a quello di famiglia; infatti, nell’ambito di una famiglia possono esistere uno o più nuclei familiari.
In questo terzo numero della rubrica dedicato al censimento sono stati analizzati i dati sulle famiglie residenti e i principali indicatori per comune.
Complessivamente, in Puglia, al censimento del 2021, risiedevano 1.635.899 famiglie. Come riportato nella nota per la stampa, rispetto al 2011, vi è stato un incremento del 6,7%, mentre vi è stata una contrazione del numero medio di componenti per famiglia, che è passato da 2,64 a 2,39 in dieci anni. Il dato pugliese resta in ogni caso superiore al numero medio nazionale (2,24). I dati disponibili a livello di singolo comune nell’allegato statistico permettono un approfondimento territoriale su incremento decennale del numero di famiglie e numero medio di componenti.
Dall’analisi dei grafici è evidente che in provincia di Foggia sono presenti i comuni pugliesi che hanno registrato i più alti tassi di riduzione nel numero delle famiglie tra il 2011 e il 2021 (Anzano di Puglia, Casalnuovo Monterotaro e Volturara Appula), così come i comuni con numero medio di componenti più basso (Celle di San Vito, Isole Tremiti e Volturara Appula).
Nelle altre province, non si segnalano particolari situazioni, se non che in provincia di Lecce vi sono i due comuni che hanno segnato il maggior aumento nel numero di famiglie (Porto Cesareo, +37% e Melendugno, +21,3%), mentre in provincia di Bari vi è il comune con il più alto numero medio di componenti (Altamura; 2,87), seguito anche da un comune in provincia di Foggia (Stornara, 2,71).
Complessivamente, molti comuni piccoli – soprattutto dell’entroterra foggiano e, in parte, salentino – mostrano una diminuzione del numero di famiglie rispetto al 2011, mentre i comuni più grandi o costieri tendono a crescere. In particolare, i grossi centri urbani, come Lecce (+16.3%), Foggia (+14.0%) e Bari (+11,6%), mostrano una crescita, segno anche di attrattività urbana, probabilmente dovuta a motivi economici e di disponibilità di servizi.
Per quanto riguarda, invece, il numero di componenti, in alcuni comuni la media bassa può indicare anche un alto numero di anziani soli e quindi un generale invecchiamento della popolazione, o famiglie mononucleari. In entrambi i casi, si tratta di situazioni di particolari fragilità del territorio.
Per maggiori approfondimenti: Istat, Censimento della popolazione: dati regionali – Anno 2023
16 Luglio 2025
Ultimo aggiornamento
16 Luglio 2025, 13:04
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