Nuovo studio ORSIF: indice di disagio socio-economico comunale per la valutazione di interventi per le infrastrutture di educazione, istruzione e formazione

È online il Rapporto “Indice di disagio socio-economico comunale per la valutazione di interventi per le infrastrutture di educazione, istruzione e formazione”, che la Regione Puglia ha commissionato ad ARTI nel quadro delle attività dell’Osservatorio regionale sui sistemi di istruzione e formazione (ORSIF).
La definizione di tale indice risulta necessaria anche per l’attuazione dell’Azione 6.1 “Interventi per le infrastrutture di educazione, istruzione e formazione” del Programma Regionale Puglia FESR-FSE+2021-2027, che ha come Obiettivo specifico quello di “Migliorare la parità di accesso a servizi di qualità e inclusivi nel campo dell’istruzione, della formazione e dell’apprendimento permanente mediante lo sviluppo di infrastrutture accessibili”.
Per raggiungere detto obiettivo, le proposte progettuali finalizzate alla realizzazione degli interventi saranno individuate sulla base di criteri di valutazione che tengono conto di diversi parametri, tra cui la capacità della proposta di incidere sul contesto socio-economico territoriale di riferimento, definita mediante un indice di prioritizzazione degli enti locali da finanziare nell’ambito dell’Azione.
Partendo dai dati statistici di fonte ISTAT, gli analisti di ARTI hanno costruito un indice composito di disagio socio-economico dei comuni pugliesi, aggregando informazioni di tipo sociale (decremento demografico e spesa sociale) ed economico (reddito ed occupazione). La metodologia utilizzata per la costruzione dell’indice di disagio socio-economico comunale è il Mazziotta Pareto Index (MPI), basata sull’ipotesi di non “compensazione” delle diverse componenti caratterizzato da particolari requisiti, quali la comparabilità spaziale. L’indice così costruito decompone il punteggio ottenuto da ciascun comune in due parti: il livello medio ed una penalità che considera lo sbilanciamento tra gli indicatori normalizzati. L’intuizione dietro questa penalità è, per il caso in esame, che per un comune è meglio essere posizionato a metà classifica (nella media) per tutti gli indicatori elementari selezionati piuttosto che avere un posizionamento molto alto per un indicatore e pessimo in un altro.
Per costruzione, ad un indice più grande corrisponde un disagio socio-economico maggiore. Per questo, dopo aver calcolato l’indice per ciascun comune pugliese, i comuni sono stati riordinati in ordine decrescente e suddivisi in diverse fasce di disagio.
A tale proposito, si segnala inoltre che recentemente la Giunta pugliese ha stanziato 56 milioni di euro per la messa in sicurezza e la riqualificazione di edifici scolastici pubblici. Obiettivo dell’Azione 6.1 e dello stanziamento è quello di investire sul patrimonio scolastico esistente, che presenta significativi problemi in termini di adeguamento alle nuove norme sulla sicurezza degli impianti e delle strutture. Questo, sia per favorire la progressiva riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di gas climalteranti, che soprattutto per offrire alle comunità strutture scolastiche riqualificate e sicure, con dotazioni tecnologiche moderne in grado di potenziare i processi formativi, ridurre la dispersione scolastica e contrastare ed eliminare gli squilibri economici e sociali nei diversi territori. Particolare attenzione verrà infatti riservata alle proposte provenienti dalle aree più svantaggiate, applicando tra i criteri di valutazione l’indice di disagio socio-economico, così come definito nella nota metodologica dello studio prodotto da ARTI nell’ambito dell’Osservatorio regionale dei sistemi di istruzione e formazione in Puglia.
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9 Maggio 2025
Ultimo aggiornamento
9 Maggio 2025, 14:26