In Pillole n. 2/2025. Censimento della popolazione: tassi di migratorietà per provincia in Puglia

A partire dal 2018, l’Istituto nazionale di statistica ha avviato il censimento permanente della popolazione e delle abitazioni, un’indagine statistica condotta annualmente per raccogliere dati sulla popolazione residente in Italia. Rispetto ai censimenti tradizionali che si svolgevano a cadenza decennale, questa indagine è su base annuale e utilizza un campione di famiglie selezionate casualmente, integrando le informazioni con dati amministrativi. Questa nuova metodologia permette di restituire informazioni con maggiore tempestività rispetto al censimento tradizionale, garantendo al contempo un contenimento dei costi e una riduzione del carico statistico sulle famiglie. Il censimento per l’anno 2023, sesta tornata dell’indagine, ha coinvolto 2.531 Comuni e circa un milione e 46mila famiglie. I risultati su base nazionale sono stati rilasciati dall’Istat a dicembre 2024, mentre i dati regionali sono stati resi pubblici ad aprile 2025, con approfondimenti tematici su dinamica demografica, struttura e composizione della popolazione, distribuzione degli stranieri, composizione delle famiglie.
Data l’ampiezza dell’informazione statistica messa a disposizione a livello regionale anche con apposite tavole statistiche di dati, a partire da questo numero della rubrica viene inaugurata una specifica serie per valorizzare questo patrimonio informativo.
In questo numero verranno forniti dettagli sui saldi della popolazione a livello provinciale. Complessivamente, nel corso del 2023, la popolazione pugliese si è ridotta di 17.022 unità. Questo saldo totale è dato dalla somma algebrica di quattro componenti: saldo naturale (-17.829unità); saldo migratorio interno (-11.062); saldo migratorio estero (10.166) e aggiustamento statistico (una componente residuale pari a1.703unità). La lettura di questi dati vede la Puglia attrattiva per i movimenti migratori internazionali, ma in posizione sfavorevole per i trasferimenti di residenza tra i comuni italiani.
Le dinamiche su base provinciale sono abbastanza simili in linea generale, ma presentano differenti intensità. In tutte le province i tassi negativi di crescita naturale e di migratorietà interna non vengono controbilanciati dai tassi positivi di migratorietà estera. Il tasso di crescita naturale è particolarmente critico per le province di Lecce e Brindisi, con valori superiori a -6 per mille. In tutta la Puglia, vi sono d’altronde solo 12 comuni in cui il saldo naturale è non negativo. Il fenomeno dei trasferimenti di residenza verso altri comuni italiani, invece, affligge particolarmente la provincia di Foggia, dove il corrispondente tasso di migratorietà è pari a -6,1 per mille. Bari e Lecce registrano lo stesso tasso (-1,7 per mille), nelle altre province questo è compreso tra -3,3e -3,1per mille. In questo caso, solo in60 comuni su 257 il saldo è non negativo. Infine, Foggia è tra le province la più attrattiva nei confronti dell’estero, con un tasso corrispondente pari al 4,8 per mille, mentre le altre esibiscono un tasso compreso tra 1,5 e 2,4 per mille. In questo caso, solo 26 comuni pugliesi non hanno registrato il trasferimento di almeno uno straniero nel corso del 2023.
Per maggiori approfondimenti: Istat, Censimento della popolazione: dati regionali -Anno 2023
21 Maggio 2025
Ultimo aggiornamento
23 Maggio 2025, 15:55