Cooperazione istituzionale per analisi tematiche territoriali: pubblicato il report sul commercio al dettaglio
L’analisi di dati statistici relativi a particolari temi e territori rappresenta per le amministrazioni pubbliche un prezioso strumento per elaborare le politiche e verificarne gli impatti, migliorare le basi di conoscenza da condividere nell’ambito dei processi partecipativi e collaborativi con i portatori d’interesse. Sulla base di tale premessa, Istat, Consiglio e Giunta Regionale della Puglia, ARTI e Unioncamere Puglia hanno sottoscritto un accordo per sviluppare l’analisi statistica a supporto delle politiche pubbliche su specifiche esigenze del territorio. L’obiettivo è fornire dati aggiornati e approfondimenti socio-economici per guidare decisioni efficaci.
L’ultima nota prodotta nell’ambito del Protocollo riguarda il settore del commercio, per dare evidenza del fenomeno più vasto della desertificazione commerciale. L’obiettivo del lavoro dal titolo “Il commercio al dettaglio: dai piccoli esercizi commerciali alla grande distribuzione. Fotografia del fenomeno in Puglia” è stato analizzare, attraverso i dati di statistica ufficiale, quanto tra il 2014 e il 2022 lo sviluppo dei centri commerciali sul territorio in Puglia abbia avuto un impatto sulla chiusura delle piccole attività commerciali.
In Puglia, nel 2022, il settore del commercio al dettaglio conta oltre 50 mila unità locali e circa 125 mila addetti; mentre quello all’ingrosso, poco meno di 25 mila unità locali e 65 mila addetti.
In generale, si può affermare che in tutte le province si registra una riorganizzazione del settore commerciale caratterizzata da una diminuzione del numero di esercizi di piccole dimensioni ed un aumento degli esercizi di medio-grandi dimensioni: infatti, la dimensione media delle unità locali in termini di addetti passa dal 2,1 del 2014 al 2,5 del 2022, ma l’incremento dimensionale maggiore si registra proprio nella classe in cui sono presenti i supermercati e gli ipermercati.
Questo è particolarmente evidente per il commercio al dettaglio in esercizi non specializzati, dove diminuiscono sensibilmente, rispetto al 2014 e al 2018, le unità locali con un solo addetto e quelle con 2 – 5 addetti, a fronte di una crescita delle unità appartenenti a classi dimensionali più elevate. Tale tendenza sembrerebbe confermare il progressivo spostamento del commercio al dettaglio pugliese verso strutture di dimensioni maggiori, tipiche della grande distribuzione, a scapito dei piccoli esercizi.
La trasformazione del settore, se da un lato non impatta negativamente sull’occupazione, dall’altro rischia di alimentare il cosiddetto fenomeno della “desertificazione commerciale” lasciando intere aree con un limitato accesso ai servizi commerciali e ponendo il decisore pubblico dinanzi al bivio tra occupazione e sostenibilità dei territori.
In allegato il report completo.
27 Novembre 2025
Ultimo aggiornamento
27 Novembre 2025, 15:02