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I rapidi cambiamenti a cui il sistema produttivo è sottoposto spingono le imprese a richiedere figure e competenze professionali in grado di rispondere alle sollecitazioni esterne: l’anticipazione dei fabbisogni professionali e di competenze e la loro adeguatezza rappresentano quindi aspetti fondamentali per la crescita e l’innovazione e la crescita.
Per tale ragione nell’ambito delle attività del Progetto “Innovazione per l’occupabilità” – Azione a supporto del Piano Straordinario per il lavoro 2011 della Regione Puglia – cofinanziato dall’Unione Europea con il PO FSE 2007/2013 – ASSE VII “Capacità Istituzionale”, l’Agenzia Regionale per la Tecnologia e l’Innovazione (ARTI) ha realizzato nel corso del 2013 un’indagine presso le imprese pugliesi con l’obiettivo di analizzare in maniera approfondita i fabbisogni professionali, formativi e di competenze espressi dal sistema produttivo regionale, in particolar modo di quelli connessi ai processi innovativi.

Metodologia

L’indagine realizzata si è caratterizzata per l’elevata numerosità ed eterogeneità delle imprese coinvolte e per l’ampiezza delle informazioni raccolte, prevalentemente di natura quantitativa.
È stata infatti condotta una rilevazione diretta rivolta a circa 6.000 imprese pugliesi, distinte secondo tre tipologie dimensionali: (a) imprese con meno di 50 addetti, per le quali è stato estratto un campione statisticamente rappresentativo (b) quelle con più di 50 addetti, di cui si rileva l’intero universo (c) imprese innovative, individuate secondo alcuni criteri pre-definiti. Si è deciso inoltre di coinvolgere nell’indagine imprese che presentavano un differente livello di innovazione: aziende che avevano già introdotto innovazioni, quelle che, pur svolgendo attività mature o operando in settori tradizionali, erano potenzialmente in grado di introdurle (nel processo, nel prodotto e nell’organizzazione) ed le imprese identificate come innovative.
La rilevazione è stata condotta mediante questionario strutturato, con domande e risposte standardizzate, articolato in tre parti distinte: a) fabbisogni di profili professionali e di competenze sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo, b) strategie e modelli di innovazione, c) informazioni generali sull’impresa. Il questionario è stato somministrato utilizzando i metodi CATI (Computer Assisted Telephone Interview) e CAWI (Computer Assisted Web Interview). Per quanto riguarda le imprese innovative, la rilevazione si è realizzata attraverso la conduzione di interviste dirette, faccia-a-faccia.

Risultati

L’indagine effettuata nel corso del 2013 ha portato alla strutturazione delle informazioni raccolte in una banca dati sul web liberamente consultabile ed interrogabile.
Tale banca dati ha rappresentato uno strumento conoscitivo, a disposizione delle istituzioni regionali, le altre istituzioni pubbliche e le associazioni di categoria, utile a migliorare le capacità di elaborare strategie in grado di rendere maggiormente efficaci l’istruzione e la formazione oltre a rappresentare un’opportunità per le imprese coinvolte e per le imprese regionali, di fruire dei dati raccolti interrogando direttamente il database.
Tale banca dati, unita alle analisi prodotte mediante elaborazioni ed interpretazioni originali delle informazioni raccolte e in riferimento a specifici ambiti d’indagine settoriali e territoriali, hanno consentito di fornire un quadro di lettura complessivo dei processi che legano il tema del capitale umano alle specificità produttive e socio-economiche della Regione.