Articolo Spesa di R&S delle imprese: flussi interregionali di investimenti privati

Spesa di R&S delle imprese: flussi interregionali di investimenti privati

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Gli investimenti in attività di Ricerca & Sviluppo intra-muros eseguiti dalle imprese con proprio personale e attrezzature, rivestono un ruolo importante come fonte di vantaggio competitivo per una regione.

In Puglia, a fronte di una spesa totale in R&S intra-muros per il 2017 pari a 579,5 milioni di euro [consulta AIO], la spesa in R&S finanziata dalle stesse imprese pesa per il 40%, quasi equiparando quella finanziata dalle Università (45%), ed è in costante crescita: nel 2007 era infatti pari solo al 20,9% [consulta AIO]. Seguono, a distanza, i finanziamenti della Pubblica Amministrazione con il 13,7% della spesa delle attività in R&S sempre intra-muros, e il settore no-profit, con la quota residuale del 2,1%.

Una recente pubblicazione ISTAT evidenzia che per la spesa in R&S delle imprese vi sono importanti flussi di finanziamenti privati (cioè supportati dalle imprese) in entrata ed uscita fra le regioni italiane: a livello nazionale, infatti, circa il 20% della spesa regionale delle imprese per attività di R&S è finanziata da imprese la cui sede è in un’altra regione. In tutte le regioni italiane, pertanto, accanto ad una componente di finanziamento privato per le attività di R&S delle imprese del territorio stesso (quota “endogena”), vi è una componente non trascurabile proveniente dal di fuori della regione.

I principali flussi di esportazione di finanziamenti privati alla R&S delle imprese si diramano dal Lazio verso le altre regioni, soprattutto verso quelle del Nord-Ovest. Altre regioni in cui i flussi in uscita superano quelli in entrata sono Lombardia, Provincia Autonoma di Bolzano e Friuli-Venezia Giulia. Il fenomeno si spiega soprattutto con la presenza, in questi territori, delle sedi di grandi imprese e dei loro centri di ricerca. Tra le regioni maggiormente beneficiarie di flussi in entrata, in termini relativi, vi sono invece Sicilia, Val d’Aosta, Campania e Sardegna.

Come la maggior parte delle regioni italiane, la Puglia è un’importatrice netta di finanziamenti privati alla R&S delle imprese: mentre le esportazioni di R&S da parte delle imprese residenti in Puglia verso imprese in altre regioni sono pari a circa 7 milioni di euro e dirette principalmente verso Veneto (1,9 milioni), Lombardia (1,3 milioni) e Toscana (1,1 milioni), le importazioni raggiungono invece il valore di quasi 125 milioni di euro.

Nel grafico seguente si specificano le regioni dalle cui imprese la Puglia importa finanziamenti di R&S.

Così come registrato a livello nazionale, anche per la Puglia sono soprattutto le imprese residenti in Lazio a garantire i maggiori flussi di spesa in entrata per R&S (60% delle importazioni). Di rilievo anche il contributo di imprese residenti in Piemonte (13%), Lombardia (11%) e Toscana (8%). Le imprese in Emilia-Romagna, Veneto e Marche, insieme, rappresentano il 7% degli investimenti per la R&S delle imprese diretti in Puglia.

Volendo offrire un paragone con una regione prossima geograficamente, la Campania registra flussi in entrata di investimenti privati nella R&S delle imprese pari a 364 milioni di euro e flussi in uscita pari a 22 milioni di euro: in entrambi i casi circa il triplo di quanto registrato in Puglia. La quota “endogena” di finanziamento privato che si rivolge alle imprese del territorio stesso, che in Puglia è pari a 105 milioni di euro (pari al 46% del finanziamento privato complessivo della R&S), in Campania sfiora invece i 220 milioni di euro (pari al 38% del finanziamento privato complessivo).

Per ulteriori approfondimenti: https://www.istat.it/storage/rapporti-tematici/territorio2020/capitolo_5.pdf

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