Articolo Rapporti di lavoro instaurati nel 2019: in Puglia il 10% delle contrattualizzazioni italiane

Rapporti di lavoro instaurati nel 2019: in Puglia il 10% delle contrattualizzazioni italiane

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Le comunicazioni obbligatorie (CO) consistono nelle informazioni che tutti i datori di lavoro, sia pubblici sia privati, devono trasmettere in caso di instaurazione, proroga, trasformazione e cessazione dei rapporti di lavoro. A partire dal 2008, il sistema di raccolta di tutte queste informazioni non è più cartaceo, bensì telematico, il che ha permesso di disporre di una nuova e complementare risorsa informativa rispetto alle indagini dell’ISTAT e ai dati di fonte INPS per comprendere le dinamiche del mercato del lavoro dipendente e parasubordinato. Ogni anno queste informazioni derivanti dalle comunicazioni obbligatorie vengono elaborate per ripartizione geografica, settore di attività economica e altre variabili di interesse a cura del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e pubblicate in un rapporto.

Come si apprende dall’ultimo rapporto pubblicato, nel 2019 in Puglia si sono registrate, al lordo delle cessazioni, 1 milione e 195 mila attivazioni di rapporti di lavoro (pari al 10,2% di tutti i rapporti instaurati in Italia in quell’anno, terza regione dopo Lombardia e Lazio) per complessivi 541.616 lavoratori interessati. Come rappresentato in Figura, i settori che rispetto all’anno precedente hanno segnato un maggior incremento nel numero di attivazioni, al lordo delle cessazioni, sono stati, nell’ordine: industria in senso stretto (+8,6%), alberghi e ristoranti (+5,8%) e P.A., istruzione e sanità (+4,9%). Vi è stata invece una diminuzione nel numero di attivazioni lorde di lavoro per attività svolte da famiglie e convivenze (-5,1%), agricoltura (-3,2%) e commercio e riparazioni (-2,2%).

I rapporti cessati in Puglia nel 2019 sono stati invece 1 milione e 162 mila e per lo più si riferiscono a rapporti di durata effettiva inferiore ai 30 giorni (39,7%), mentre solo l’8% delle cessazioni ha riguardato rapporti di durata superiore ad un anno, a fronte di una media italiana del 16,7% di cessazioni di rapporti di durata superiore all’anno sul totale dei rapporti cessati. Con riguardo ai motivi, in Puglia le cessazioni sono dovute per il 70% circa al raggiungimento del termine, nel 7,5% dei casi la cessazione è stata richiesta dal lavoratore, nel 6,8% è stata invece promossa dal datore di lavoro. Il restante dei casi prevede la cessazione per altre cause quali il decesso o la risoluzione consensuale.

Inoltre, nel triennio 2017-2019 in Puglia si sono registrate 74,5 mila trasformazioni di rapporti di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato, pari al 22,4% di tutte le trasformazioni registrate nel Mezzogiorno e al 4,9% di tutte le trasformazioni registrate in Italia nel periodo.

Per ulteriori approfondimenti: Rapporto Annuale CO 2020

 

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