Articolo Agenda 2030 e registrazioni ambientali EMAS in Puglia

Agenda 2030 e registrazioni ambientali EMAS in Puglia

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Nel settembre 2015 le Nazioni Unite hanno approvato l’Agenda per lo Sviluppo Sostenibile e i relativi 17 obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals, SDGs secondo l’acronimo inglese), articolati in 169 Target da raggiungere entro il 2030 [1]. Anche le singole Regioni italiane sono chiamate a contribuire al raggiungimento di tali obiettivi. Come riporta l’Associazione Italiana per lo Sviluppo Sostenibile: “È a livello territoriale, infatti, che si osserva concretamente l’impatto di molte politiche e la traduzione della realizzazione degli Obiettivi dell’Agenda 2030 in un più elevato benessere dei cittadini. Ed è nei territori che si possono realizzare più efficacemente quelle politiche di consultazione, inclusione e partecipazione dei cittadini nella fase di monitoraggio e di valutazione delle politiche realizzate[2].

In questo processo, un ruolo rilevante è assegnato al monitoraggio costante del raggiungimento degli obiettivi nel tempo e nei territori. In Italia, è l’Istat il soggetto individuato dalla Commissione statistica delle Nazioni Unite per coordinare attivamente al livello nazionale la produzione e l’aggiornamento degli indicatori per la misurazione dello sviluppo sostenibile. Di recente, l’Istat ha pubblicato un aggiornamento di 133 indicatori.

Si possono ricavare indicazioni circa la diffusione di una particolare sensibilità ambientale all’interno di un territorio, esaminando l’andamento nel tempo di uno di questi indicatori: si tratta di quello riferito all’obiettivo 12 “Garantire modelli di consumo e produzione sostenibili”, che fornisce il numero di organizzazioni, incluse le imprese, registrate EMAS (Eco-Management and Audit Scheme). Questa registrazione è uno strumento volontario di certificazione. Le organizzazioni che vi si conformano non solo rispettano le disposizioni di legge previste dal Regolamento Europeo n.1221/2009, ma si impegnano a diminuire la pressione che la propria attività esercita sugli ecosistemi, in un continuo miglioramento delle proprie prestazioni ambientali, attraverso un’attiva partecipazione da parte dei propri dipendenti e un’attenzione per la trasparenza nei confronti delle istituzioni, della clientela, del pubblico in generale.

In Puglia si è osservato un costante aumento nel numero di organizzazioni registrate EMAS dal 2004 sino al triennio 2010-2012, in cui era stato superato il numero di 70 organizzazioni per anno. Dopo il 2012, è calato sia il numero assoluto di organizzazioni pugliesi registrate EMAS, sia il loro peso percentuale (passato da poco più del 6% al 4% circa) sul numero complessivo di organizzazioni italiane con la stessa certificazione.

Per maggiori approfondimenti: Gli indicatori dell’Istat per gli obiettivi di sviluppo sostenibile

[1] Il testo integrale di Agenda 2030 è disponibile per il download al seguente indirizzo: http://asvis.it/public/asvis/files/Agenda_2030_ITA_UNRIC.pdf

[2] Fonte: ASviS, http://asvis.it/il-monitoraggio-degli-sdgs-a-livello-regionale/

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