Articolo Realizzazione di un sistema miniaturizzato di risonanza magnetica nucleare per la diagnosi e il monitoraggio di glioblastoma

Realizzazione di un sistema miniaturizzato di risonanza magnetica nucleare per la diagnosi e il monitoraggio di glioblastoma

Salute, benessere e dinamiche socioculturali

Obiettivo generale della ricerca

Sviluppo di una tecnica analitica molto sensibile e rapida per tipizzare biomarcatori circolanti nel glioblastoma multiforme (GBM) direttamente ex-vivo utilizzando campioni di pazienti malati attraverso nanoparticelle magnetiche target-specifiche

Principali risultati prodotti

  • Protocollo di isolamento differenziale di vescicole (microvescicole ed esosomi) rilasciate da cellule di GBM in coltura (Protocollo)

  • Protocollo di immunomarcatura su vescicole (Protocollo)

  • Protocollo di trattamento delle cellule di GBM con definizione di tempi e concentrazioni per ottenere il massimo di internalizzazione delle AuNP (Protocollo)

  • Prototipo di sensore per micro risonanza magnetica nucleare (Prototipo)

Principale know-how prodotto

  • Conoscenza dei tipi di vescicole rilasciate dalle cellule di glioblastoma

  • Messa a punto di protocollo di marcatura di molecole espresse sulla superficie delle microvescicole

  • Lista degli antigeni da usare per la funzionalizzazione delle nanoparticelle magnetiche

  • Sintesi e funzionalizzazione di Nanoparticelle magnetiche

  • Sintesi e funzionalizzazione di nanoparticelle di oro (GNP)

  • Studio dell’internalizzazione in vitro delle GNP

  • Studio della biodistribuzione in vivo delle GNP

  • Studio dell’influenza degli esosomi e delle microvescicole isolate dalle cellule di GBM sullo stato infiammatorio dei macrofagi umani

Sfida sociale: Prevenzione, accertamento e cura della malattia

I risultati del progetto hanno suggerito come lo studio del rilascio di vescicole extracellulari sia valido per la progettazione di un dispositivo portatile da usare per la diagnosi di GBM o per il monitoraggio della malattia in corso di intervento terapeutico. Inoltre, l'idea di considerare anche il rilascio degli esosomi da parte delle cellule di GBM si è rivelato interessante per ampliare la "spendibilità" sul mercato del progetto, tenuto conto che, alla luce della più recente letteratura scientifica, gli esomi sono considerati una valida alternativa di drug delivery. Infatti, gli esosomi offrono il doppio vantaggio di un veicolo altamente specifico, in quanto prodotto dalle stesse cellule malate, e "biocompatibile", in quanto non prodotto di sintesi chimica. I risultati conseguiti danno inoltre la possibilità di trasferire la conoscenza ad altri tipi di malattie

Collaborazioni nazionali rilevanti attivate

Collaborazioni regionali rilevanti attivate

Pubblicazioni

Panzarini Elisa

BIO/06 Anatomia comparata e citologia

Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche ed Ambientali

Università del Salento