Articolo Materiali a basso attrito per la nautica

Materiali a basso attrito per la nautica

Energia sostenibile

Obiettivo generale della ricerca

Ridurre l’attrito fluidodinamico dei veicoli acquatici, e quindi la richiesta di energia per il moto in acqua, mediante l’utilizzo di superfici superidrorepellenti. È noto, infatti, che la superidrorepellenza è possibile grazie alla persistenza di aria nelle micro/nano-cavità della superficie solida che impedisce il contatto diretto solido-liquido. Il progetto ha investigato il fenomeno e producendo un aumento dell’efficienza energetica dei veicoli acquatici

Principali risultati prodotti

  • Condizioni di processo per materiali con superidrorepellenza robusta; effetto della superidrorepellenza sul moto di oggetti 3D sferici in acqua; design di oggetti modificabili e con profilo fluidodinamico selezionato (Rapporto)

Principale know-how prodotto

  • Conoscenza su effetti della rugosità su idrorepellenza dei materiali

  • Massimizzazione della ritenzione di aria all’interfaccia solido-acqua mediante processo singolo

  • Competenze sulla fabbricazione di superfici superidrorepellenti con metodi puramente meccanici (soft blasting)

  • Importanza della dinamica di immersione in acqua dell’oggetto superidrofobo al fine di intrappolare sufficiente volume di aria per ottenere importante riduzione di drag (26%)

  • Importanza di una superficie randomly rough con rugosità ad ampio range

  • Progettazione oggetti modificabili in superficie e aventi forma fluidodinamica selezionata

Sfida sociale: Risparmio energetico

La riduzione del drag per oggetti che si muovono in acqua può ridurre la richiesta di carburante e abbattere le emissioni. I risultati conseguiti mostrano che: 1) una tipologia di superficie rugosa sviluppata in questo progetto (soft-blasting con bicarbonato di sodio su Teflon) presenta caratteristiche di rugosità in accordo con i criteri elaborati numericamente ed è particolarmente semplice (realizzabile anche in ambienti industriali non specializzati), economica e a zero emissioni inquinanti; 2) la riduzione del drag in acqua è possibile con le superfici superidrofobe sviluppate in questo progetto e si realizza in maniera cospicua se il contatto liquido-solido nella transizione aria-liquido è realizzato in opportune condizioni dinamiche. Su corpi tozzi come le sfere se la superficie è modificata in senso superidrofobo è possibile misurare un aumento di velocità media del 28% rispetto all'oggetto meramente idrofobo

Collaborazioni internazionali rilevanti attivate

Collaborazioni regionali rilevanti attivate

Pubblicazioni

Di Mundo Rosa

ING-IND/22 Scienza e tecnologia dei materiali

Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale, del Territorio, Edile e di Chimica

Politecnico di Bari