Articolo La disfunzione mitocondriale e l’alterazione dei microtubuli fattori chiave nel promuovere il morbo di Parkinson

La disfunzione mitocondriale e l’alterazione dei microtubuli fattori chiave nel promuovere il morbo di Parkinson

Salute, benessere e dinamiche socioculturali

Obiettivo generale della ricerca

Obiettivo è valutare se alterazioni della stabilità dei microtubuli (MT) precedono o seguono la disfunzione mitocondriale in neuroni dopaminergici (DA) derivanti da cellule staminali pluripotenti indotte (iPSCs) ottenute da fibroblasti di pazienti con mutazioni nel gene della parkina. Lo studio del ruolo delle parkina nella dinamica del citoscheletro e nella funzione mitocondriale permette di comprendere il pathway molecolare responsabile della neurodegenerazione nel Parkinson (PD)

Principali risultati prodotti

  • Analisi di Imaging confocale, dati di real time PCR quantitativa sulla espressione di geni marker, dati di espressione di determinanti cito-specifici mediante immuno-detection (Database)

  • Risultati dei Tests di attività respiratoria e flussi metabolici e di imaging confocale (Database)

  • Risultati del saggio colorimetrico MTT (Database)

Principale know-how prodotto

  • Dimostrazione del coinvolgimento della parkina nell’interazione orologio molecolare endogenomitocondri

  • Dimostrazione dell’alterazione del metabolismo del cAMP nei fibroblasti affetti da mutazione della parkina

Sfida sociale: Prevenzione, accertamento e cura della malattia

Le attività progettuali hanno evidenziato due aspetti che sono alterati nei fibroblasti del Parkinson e che possono contribuire a chiarire il meccanismo patogenetico. In particolare, si evidenzia un'aspetto nella patologia in esame ad oggi non del tutto chiaro e cioè la deregolazione dell'orologio molecolare endogeno causa e/o conseguenza di una deregolazione del metabolismo. Lo studio costituisce quindi un tassello per l'individuazione di nuove strategie terapeutiche per ridurre la perdita di neuroni dopaminergici, con un potenziale beneficio a lungo termine per i pazienti e di conseguenza una diminuzione dei costi che gravano sul servizio sanitario. Inoltre si dimostra come in questi fibroblasti siano presenti alterati livelli di cAMP dovuti ad alterazioni dei livelli del Ca2+ che causerebbe un'attivazione della sAC. Tale alterazione non è controbilanciata da un aumento dell'attività dellafosfodiesterasi 4 che risulta in aggiunta, deficitaria

Collaborazioni nazionali rilevanti attivate

Collaborazioni regionali rilevanti attivate

Pacelli Consiglia

BIO/10 Biochimica

Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale

Università degli Studi di Foggia