Articolo Il grande potenziale degli stati stazionari

Il grande potenziale degli stati stazionari

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Secondo i postulati elaborati da Niels Bohr, il fisico danese premio Nobel nel 1922, l’atomo di idrogeno possiede un certo numero di stati elettronici, detti stazionari, in cui gli elettroni percorrono orbite stabili senza emettere radiazioni. Ma il passaggio da un’orbita ad un’altra inferiore libera fotoni, cioè luce. Come dire che rompere l’equilibrio genera energia.

Il modello atomico del fisico danese, di cui in questi giorni ricorre l’anniversario della morte (18 novembre 1962), gli valse il premio Nobel nel 1922, gettando alcune basi della fisica quantistica. Sebbene questa si sia poi evoluta nel senso di un superamento delle teorie di Bohr, resta intatta la fascinazione suscitata dall’ispirazione di fondo, che è poi una piccola grande verità osservabile in tanti ambiti della vita: infrangere un equilibrio stabile sprigiona energia.

La newsletter di questa settimana è dedicata alle possibilità generate dalla ricerca di nuovi equilibri, che sconvolge uno stato stazionario in attesa di una nuova stabilità.

Come può l’industria culturale e creativa dare impulso all’industrial transformation? Per scoprirlo, iscrivetevi al secondo Innovation camp organizzato online il 24 novembre dalla community Social&Creative del Programma Interreg MED. A [questo link] le informazioni su come partecipare.

Questa settimana ARTI sprigiona la sua energia valicando i confini nazionali: con due distinte missioni, infatti, partecipa ai lavori di altrettanti progetti internazionali in cui è coinvolta. La visita di studio all’Università norvegese di scienza e tecnologia a Trondheim, nell’ambito del progetto Interreg Italia-Croazioa InnovaMare si focalizza su robotica, sensoristica subacquea e tecnologie marittime. Quella al Consiglio regionale del Nord Karelia a Joensuu in Finlandia nell’ambito del progetto Interreg Europe Passpartool è invece incentrata sullo scambio di esperienze di successo nell’ambito di politiche a sostegno dell’innovazione dal basso.

Un network di istituzioni e tre anni di tempo per favorire lo sviluppo economico e sociale dell’area metropolitana di Bari, anche cogliendo le opportunità offerte dalla nuova programmazione regionale e dal PNRR: la firma di un protocollo di intesa, cui anche ARTI partecipa, segna il passaggio a un nuovo livello nella governance territoriale. [Qui] tutti i dettagli.

Siete parte di un Team che ha concluso o sta effettuando un percorso di accompagnamento imprenditoriale nell’ambito dell’intervento “Estrazione dei Talenti”? Avete ancora poche ore per partecipare a un’iniziativa di business matching con imprese di diversi settori, iscrivendovi alla call di ARTI a [questo link]. La scadenza è fissata al 22 novembre.

Un suggerimento, per finire: tenete sempre d’occhio la nostra pagina delle [segnalazioni] di opportunità, che riporta iniziative e bandi nazionali ed europei, per mettere a frutto il vostro business e le vostre ricerche e far loro compiere un salto di qualità.

L’editoriale di oggi, ispirato alla teoria di Bohr, rimanda all’idea che il passaggio da uno stato stazionario ad un altro porti con sé nuova energia. Il cambiamento, che induce squilibrio, è la chiave per nuovi equilibri. La colonna sonora, allora, non può che essere il brano iconico “Changes” di David Bowie, scritto nel 1971 e che proponiamo nella versione rimasterizzata del 2015: una riflessione musicalmente accattivante sul tema dei mutamenti anche repentini e critici della vita. Ch-ch-ch-ch-changes!

Buon ascolto e buona lettura.

A questo link, la newsletter completa.

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Immagine: © Emilio Segre Visual Archives/AIP/SPL, in www.nature.com, Niels Bohr e Albert Einstein negli Anni ‘20