Articolo Eve after dark

Eve after dark

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E poi c’è il Super Bowl, quel mastodontico rito catartico collettivo che ribadisce una volta di più, se mai ve ne fosse bisogno, alcuni pilastri dell’egemonia culturale americana: l’intraprendenza, la gloria dei più forti, i “nostri eroici ragazzi” (più o meno come quelli che tornano, se tornano, traumatizzati a vita da missioni di guerra oltreoceano), il potere di ispirazione dello spettacolo (meglio se è un musical), senza dimenticare la democraticità del junk food e la promozione di canoni estetici (dal Barbie-style al nero – e obeso – è bello).

Così, il Super Bowl – che è la finale del campionato Usa di football, quest’anno disputata domenica scorsa in casa dai vittoriosi Los Angeles Rams contro i Cincinnati Bengals – è lo show dell’anno, esportato in diretta mondiale sulle TV di mezzo mondo, anche sulla RAI, con passaggi pubblicitari dal valore di svariati milioni di dollari.

Perché ne parliamo in questa newsletter? Perché durante l’intervallo a metà della partita si è svolto uno spettacolo nello spettacolo, con il campo da gioco trasformato in una scenografia immensa e un manipolo di star della musica nera a cantare la grandezza dell’America. E in un frame dello show è apparsa la scritta “Eve after dark”, più o meno “vigilia dopo il tramonto”. Sembra un ossimoro: la vigilia normalmente è ciò che precede l’oscurità, non ciò che la segue. Magari, però, la locuzione sta a significare che dopo il calare delle tenebre comincia un’attesa; e l’attesa è gravida di futuro, di un mondo in qualche modo rinnovato e differente.

Un po’ come il nostro mondo, che si sta faticosamente affrancando dal buio, ma che vive ancora una vigilia di aspettative e prospettive. A chi si lascia alle spalle l’oscurità e abbraccia le possibilità dedichiamo questa newsletter.

In questo numero, partiamo da alcuni dati, quelli offerti dal Rapporto del MISE sull’impatto delle misure a sostegno di startup e PMI innovative in Italia, che abbiamo integrato con evidenze anche più aggiornate relative alla Puglia: [qui]gli uni e le altre.

Appena presentato, il nuovo avviso regionale NIDI, con una dote finanziaria di 35 milioni di euro, si ripromette di stimolare la nascita di nuove imprese, con azioni mirate anche a compagini giovanili e imprese femminili. Tutti i dettagli sull’avviso sono disponibili [a questo link].

Micro imprese, PMI, grandi imprese, Università, enti di ricerca pubblici o privati possono partecipare al bando dell’ASI che finanzia progetti di R&S basati su sistemi satellitari.

Agli enti del Terzo Settore, incluse le imprese sociali, è invece riservata la partecipazione all’annuale Premio Angelo Ferro per l’innovazione nell’economia sociale: [in questa pagina] tutti i dettagli. Nello stesso ambito, per agevolare la più ampia partecipazione al bando PugliaCapitaleSociale 3.0 della Regione Puglia, sono in programma nei prossimi giorni dei laboratori di accompagnamento alla progettazione: [qui le date e le modalità per la partecipazione].

Alle visioni innovative di artisti, creativi, paesaggisti e progettisti sono dedicate due iniziative che segnaliamo: la seconda edizione del Nuovo Bauhaus Europeo, che premia i migliori progetti capaci di contribuire alla creazione di luoghi belli e scade il 28 febbraio; e lo Starts Prize 2022, l’iniziativa della Commissione europea che premia progetti realizzati in collaborazione tra il settore ICT e il mondo dell’arte e della cultura (scadenza 2 marzo).

Per la rubrica Opportunità dall’Europa proponiamo ulteriori bandi, riservati alle startup del settore healthcare e a PMI in partnership con altri soggetti pubblici e privati, per la realizzazione di progetti collaborativi internazionali per la R&S e l’innovazione.

Per finire, ricordiamo che sono stati pubblicati gli esiti della valutazione delle candidature presentate nel mese di novembre scorso all’Avviso Team, dell’intervento Estrazione dei Talenti, e l’elenco delle 559 candidature ammesse al bando RipArti di Regione Puglia e ARTI, che finanzia assegni di ricerca professionalizzanti per nuovi ricercatori e il loro inserimento nel sistema produttivo regionale.

L’Halftime Show del Super Bowl è stata una passerella di artisti del calibro di Eminem, Dr. Dre, Snoop Dogg, 50 cents, Mary J. Blige e Kendrick Lamar: un mix graffiante di rap, hip-hop, r&b, tutta musica dalla forte radice nera e che da mondi marginalizzati è assurta al successo planetario. Con dentro una suggestione forte di attesa dopo il buio.

Buon ascolto e buona lettura.

 

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Photo credits © Katelyn Mulcahy/Getty Images, Lo spettacolo nell’intervallo del Super Bowl, 13 febbraio 2022