Articolo Esserne parte

Esserne parte

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Se c’è qualcosa di chiaro nell’esperienza che ognuno condivide con tutti gli esseri umani del pianeta da due anni a questa parte, qualcosa che non ha bisogno forse di molte spiegazioni e che invece si palesa nella sua evidenza cruda e volte consolatoria, è la comune condizione di “essere parte di”: un destino, l’esposizione al virus, un ambiente in sofferenza, le aspettative, un’umanità che desidera. Insomma, un sistema. Meglio, un insieme di sistemi. Occorre scomodare il sociologo tedesco Niklas Luhmann, i cui studi sulla società quale sistema di sistemi hanno trasformato la percezione più diffusa di cosa sia la comunicazione, per comprendere a pieno quanto la stessa comunicazione sia elemento fondativo delle relazioni e dunque della stessa società.

In questa prospettiva, parlare di “ecosistemi” è divenuto ancora più consueto e frequente, in contesti sempre più ampi. I nostri stessi schemi mentali di riferimento, le mappe concettuali, le modalità con cui ci rapportiamo alla “contingenza” (cit. Luhmann) e ad altri individui sono modellati su sistemi e reti, che aiutano a ridurre e rendere comprensibile la complessità.

Ed ecco, allora, che questa newsletter, la prima del 2022, nasce sotto l’egida di questo lemma, importato dal linguaggio della scienza: mentre per analogia, secondo l’accezione a noi tematicamente più prossima, esso sta a indicare un insieme di soggetti, attività, strumenti e delle loro relazioni, che rende possibile l’innovazione.

Questa settimana proponiamo, dunque, un approfondimento statistico sui primi risultati dell’avviso pubblico che finanzia la costituzione di ecosistemi dell’innovazione nelle regioni del Mezzogiorno, per riqualificare e rendere funzionali siti marginalizzati: l’avviso è quello lanciato dall’Agenzia per la Coesione territoriale nell’ambito del PNRR, l’approfondimento statistico è quello contenuto nell’ultimo numero di In Pillole. Trovate [a questo link] il dettaglio di come si è svolta la prima fase della call e delle prossime scadenze.

Diamo poi notizia di un altro bando pubblico, anch’esso incardinato tra le azioni del PNRR, finalizzato alla creazione di cinque nuovi Centri nazionali di ricerca: attraverso il MUR saranno finanziati infrastrutture, programmi e attività di ricerca, per la creazione di “campioni nazionali” di R&S su alcune tecnologie abilitanti. I proponenti saranno aggregazioni di Università statali ed Enti Pubblici di Ricerca, che potranno includere nella compagine anche Università non statali, altri EPR e soggetti pubblici o privati qualificati: dunque, anche in questo caso, ecosistemi, il cui obiettivo è sviluppare ricerca di frontiera. La scadenza per presentare le proposte è fissata al 15 febbraio.

Sono a loro modo ecosistemi anche le compagini pubblico-private chiamate a candidarsi per gestire tre nuovi Istituti Tecnici Superiori, che la Regione Puglia ha appena deliberato di costituire e finanziare. Saranno dedicati alla formazione professionalizzante post-diploma negli ambiti della Salute e del benessere, dei Servizi alle imprese e tutela e della promozione del made in Puglia, dell’Efficienza e sostenibilità energetica. A [questa pagina] del portale ARTI tutte le informazioni e il link alla delibera.

A ecosistemi ambientali fanno invece riferimento due call segnalate nella rubrica Opportunità dall’Europa, finanziate rispettivamente dal bando “Innovation Investments” e da Horizon Europe.

Per finire, proponiamo due contributi scientifici curati da ARTI, in collaborazione con Regione Puglia, e di recente pubblicati nell’ambito delle attività di studio condotte per il progetto Greece-Italy Egov-INNO. Vi si illustrano rispettivamente il funzionamento e le finalità di AIO-Apulian Innovation Overview, il sistema informativo di ARTI a supporto della conoscenza e delle decisioni dei policy maker, e una proposta ulteriori criteri per valutare sistemi di aiuti pubblici alle imprese.

Una delle idee alla base del concetto di ecosistema è quella del vantaggio comparativo costituito dall’esserne parte: la valenza identitaria di questa appartenenza è evidente. A questa suggestione è dedicata la segnalazione musicale con cui si conclude questa newsletter: “I feel so much a part of this… I’m with this deep eternal universe”, cantano i Jamiroquai nella hitCorner of the Earth tratta da “A Funk Odyssey” (2001), che è considerato unanimemente l’album della perfezione del gruppo britannico.

Buon ascolto e buona lettura.

 

A questo link, la newsletter completa.

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Photo credits © A. Monterisi, “Part of this”