Articolo Movimenti portuali in Puglia e in Italia negli anni della pandemia

Movimenti portuali in Puglia e in Italia negli anni della pandemia

pubblicato il:

I trasporti via mare continuano a rappresentare una modalità importante per la movimentazione delle merci – per alcune categorie di beni, spesso è l’unica modalità possibile – e la mobilità di persone. Al pari di altre modalità di trasporto, anche i trasporti marittimi hanno fortemente risentito del blocco legato alla crisi pandemica. In questa pillola si esaminerà il contributo dei porti pugliesi al complessivo trasporto marittimo nazionale negli ultimi due anni, considerando le categorie in cui solitamente questo viene rappresentato nelle statistiche di settore: rinfuse  solide (come carbone, minerali, granaglie); rinfuse liquide (ad esempio, il petrolio); merci varie. Il numero di passeggeri, che nelle statistiche viene ripartito in locali, traghetti e crociere, qui viene riportato solo come totale.

In Puglia i porti sono complessivamente sei, riuniti in due Autorità di Sistema Portuale: Mar Ionio (porto di Taranto) e Mare Adriatico Meridionale (porti di Bari, Brindisi, Manfredonia, Barletta e Monopoli). Dai dati analizzati per gli anni 2020 e 2021 riferiti al trasporto marittimo solo regionale, sembra manifestarsi una forma di specializzazione per i principali porti pugliesi: a Taranto sono movimentate molte più rinfuse liquide e solide (quasi il doppio di quanto movimentato da tutti gli altri porti pugliesi sommati tra loro), mentre il porto di Bari primeggia tra i porti pugliesi per la categoria “merci varie” ed è prima anche per passeggeri, seguito, a distanza, da quello di Brindisi.

Per quanto riguarda invece il peso dei movimenti portuali sui complessivi movimenti portuali nazionali, dal grafico è evidente come la Puglia rivesta un ruolo di primo piano nella movimentazione di rinfuse solide: nei due anni in esame (2020 e 2021), almeno il 25% del traffico marittimo di questa categoria di merci è transitata per un porto pugliese; infatti, l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio è seconda solo a quella della Mar Adriatico Centro Settentrionale (Ravenna).

Più modesto, invece, il contributo regionale al traffico nazionale di rinfuse liquide (dove primeggiano i porti del Friuli Venezia Giulia), merci varie (i porti in cui vi è maggiore movimentazione sono quelli del Mar Ligure Occidentale e quelli calabresi) e passeggeri (in questo caso, prevalgono i porti dell’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto).

Da sottolineare, tuttavia, come per le categorie “merci varie” e “passeggeri”, il peso percentuale pugliese si è rafforzato tra il 2020 e il 2021. Inoltre, in queste categorie si rilevano tassi di crescita annuale decisamente superiori rispetto alla media nazionale. Difatti, il traffico di merci varie ha registrato un incremento del 37,1% in Puglia (rispetto al 10,7% nazionale), mentre il traffico passeggeri è più che raddoppiato (+122,5% rispetto al 33,8% nazionale) – anche se i numeri in valore assoluto sono ancora lontani rispetto a quelli registrati prima della pandemia. Se i dati di crescita registrati tra il 2020 e il 2021 per la Puglia dovessero ulteriormente essere confermati negli anni a venire come superiori rispetto ai tassi registrati nel resto d’Italia, si potrebbe assistere a un trend di maggiore specializzazione dei porti regionali.

Per ulteriori approfondimenti: Autorità di Sistema Portuale, Movimenti portuali, Statistiche Annuali Complessive

Articoli correlati