Articolo Italia e Croazia, condividere soluzioni tecnologiche innovative per un Mare Adriatico più sostenibile

Italia e Croazia, condividere soluzioni tecnologiche innovative per un Mare Adriatico più sostenibile

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Partner italiani e croati del progetto europeo InnovaMare alla Fiera del Levante di Bari: la Blue Growth non è un’opzione

Per Italia e Croazia la Blue Growth, un pilastro della strategia UE per lo sviluppo sostenibile dei settori marino e marittimo, non è un’opzione, ma l’unico percorso possibile per garantirsi un futuro di crescita, grazie a nuovi modelli di business e innovazioni altamente tecnologiche.

È il messaggio lanciato dai partner e stakeholder (istituti di ricerca, università, PMI e governi locali) del progetto europeo Interreg Italia-Croazia InnovaMare, riuniti alla Fiera del Levante di Bari ,dal 14 al 16 luglio, per il secondo workshop formativo sulla metodologia del “Living Lab” applicata alla robotica e alla sensoristica subacquea.

I metodi per trasferire conoscenze e condividere innovazioni tecnologiche anti-inquinamento tra le due sponde dell’Adriatico sono stati al centro del training, organizzato in modalità “mista” (online e in presenza) da ARTI – Agenzia Regionale per la Tecnologia e l’Innovazione e Camera per l’Economia croata, capofila di questo progetto strategico per la cooperazione transfrontaliera Italia- Croazia.

Per Italia e Croazia, con migliaia di chilometri di coste e un’economia legata a doppio filo al mare, l’Adriatico è molto più di un bene comune: è una risorsa preziosa, un patrimonio di valore straordinario che non può essere disperso. “Gli sviluppi raggiunti nel campo di robotica sottomarina e sensoristica apriranno nuove opportunità per le nostre imprese, oltre a generare condizioni migliori per l’utilizzo delle risorse marine e paesaggistiche”, ha affermato il Presidente di ARTI, Vito Albino, introducendo i lavori, mentre la direttora del Dipartimento per lo Sviluppo economico della Regione, Gianna Elisa Berlingerio, ha salutato i partecipanti sottolineando l’impegno della Puglia
nella valorizzazione della propria Blue Economy: “vogliamo aumentare la nostra competitività – ha dichiarato – valorizzando e utilizzando correttamente e in modo sostenibile la risorsa principale, il mare. ”

“InnovaMare ha dimostrato in tempi record di essere uno strumento efficace per costruire un ecosistema d’innovazione condivisa e favorire la crescita dei nostri Paesi nel segno della sostenibilità ambientale”, ha evidenziato il project manager, Mateo Ivanac della Camera dell’Economia croata.

Dopo avere mappato i principali attori dell’innovazione e le eccellenze in campo tecnologico dei due Paesi, la collaborazione avviata grazie a enti e governi locali, imprese e centri di ricerca ha portato a Bari i suoi primi frutti: i prototipi di alcuni robot salva-mare. Tra questi, SWAMP (Shallow Water Autonomous Multipurpose Platform) realizzato dalla Facoltà di Ingegneria Elettrica e Informatica (FER) dell’Università di Zagabria con il CNR – Istituto di scienze Marine (Ismar), un veicolo autonomo per la navigazione in acque basse e in zone difficili, attrezzato con le ultime tecnologie per il monitoraggio e il rilevamento dei rifiuti in mare, e Korkyra-Blueye Pro, un robot combinato e
“multiuso”, sviluppato da un team di ricercatori italo-croati nei laboratori del FER, composto da un veicolo per la navigazione autonoma assemblato a una componente subacquea per il rilevamento di alghe e rifiuti negli impianti di acquacoltura.

La missione del progetto è sviluppare ulteriormente i processi innovativi, per condividere ricerche e know-how, e fare in modo che le innovazioni tecnologiche anti-inquinamento producano ricadute positive e durevoli per tutti.

A fronte dei risultati già raggiunti, InnovaMare potrebbe presto diventare un modello di cooperazione da seguire in tutta l’Ue. Sarà questo l’altro obiettivo strategico da raggiungere dopo aver creato un hub digitale per l’ecosistema dell’innovazione nell’Adriatico coinvolgendo tutti gli attori in campo: pubblici, privati, università e centri di ricerca, italiani e croati.

 


Progetto Internazionale di riferimento: InnovaMare