Articolo Startup e PMI innovative: pubblicata la relazione annuale del MISE

Startup e PMI innovative: pubblicata la relazione annuale del MISE

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Il Ministro dello Sviluppo economico ha inviato al Parlamento la sesta edizione della relazione annuale sullo stato di attuazione e l’impatto delle misure a sostegno di startup e PMI innovative.

La relazione scatta una fotografia dell’ecosistema dell’innovazione e dei risultati raggiunti nel 2020 e nei primi mesi del 2021 dalle imprese innovative che hanno registrato una costante performance positiva, grazie anche alle politiche di supporto pubblico attivate.

A livello nazionale, nel 2021 il numero di imprese innovative è cresciuto: alla fine del terzo trimestre (luglio-settembre) si contano circa 14.000 startup innovative (+16,8%) e 2.066 PMI innovative (+15,5%), confermando il trend positivo già registrato rispetto al 2019 (+10% per le startup innovative e +31,4% per le PMI innovative). Importante è stato il contributo di queste realtà imprenditoriali anche dal punto di vista dell’occupazione: complessivamente, nel corso del 2020, il numero degli occupati nelle startup ha registrato un aumento del 4,3% e nelle PMI innovative del 40,8% rispetto all’anno precedente.

Guardando al livello regionale, tra il 2019 e il 2020 le startup innovative in Puglia sono cresciute del 17,4%, registrando la massima variazione positiva dopo Toscana, Campania e Sardegna (contro una media italiana del +10%). Lo stesso dicasi per le PMI innovative, che tra il 2019 e il 2020 hanno registrato un aumento del 21%.

Per rendere l’ecosistema dell’innovazione più solido e competitivo il Mise mette a disposizione numerosi strumenti, tra cui il Fondo Nazionale Innovazione, Voucher 3I, Smart&Start Italia e il Programma SPIN (ScaleUp Program Invitalia Network, orientato allo sviluppo imprenditoriale di start-up e PMI innovative e spin-off universitari con sede operativa in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia).

Tra questi, Smart&Start Italia e Programma SPIN sono quelli a cui le startup e le PMI pugliesi accedono maggiormente: nel primo caso, delle 705 domande di finanziamento pervenute, 30 sono pugliesi, col 5% del finanziamento agevolato complessivo sul totale Italia; nel secondo, delle 40 domande presentate alla terza call, 13 appartengono a realtà pugliesi.

A questi interventi si aggiungono quelli del PNRR, orientati a sostenere la manifattura italiana attraverso l’aggiornamento tecnologico delle filiere per garantire sostenibilità e innovazione. Sono inoltre previste misure per lo sviluppo del trasferimento tecnologico e il ricorso al venture capital per il potenziamento di programmi di accelerazione nei settori strategici del tessuto produttivo nazionale.

I dati riportati nella relazione annuale del Mise fanno riferimento al 2020, ma i dati relativi alle performance di PMI e startup innovative pugliesi registrati nel 2021 sono già disponibili su Apulian Innovation Overview, il sistema informativo realizzato da ARTI, che fornisce serie storiche sempre aggiornate di dati statistici sul sistema socio-economico e dell’innovazione regionale, utilizzando le principali fonti ufficiali e dati raccolti direttamente dall’Agenzia.

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